I primi cittadini di Mosciano e Giulianova, Galiffi e Costantini, vicini alla famiglia: “Una ferita non rimarginabile“
MOSCIANO – Il Sindaco di Mosciano e quello di Giulianova, Giuliano Galiffi e Jwan Costantini, assieme alle amministrazioni comunali esprimono pubblicamente profondo cordoglio per la scomparsa di Tonino Fanesi, l’operaio di 49 anni morto nell’incidente sul lavoro questa mattina alla Metallurgica Abruzzese a Marina di Mosciano.
“Alla moglie, ai figli e a tutti i famigliari giunga un caro abbraccio a da parte dell’intera comunità di Mosciano Sant’Angelo in questo momento di dolore – scrive il sindaco Galiffi -. L’ennesimo incidente sul lavoro, che oggi ha coinvolto direttamente una importante azienda del nostro territorio da anni parte integrante del tessuto produttivo locale, sconvolge tutti e deve essere da monito, purtroppo ancora una volta, per porre sempre maggiore attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro: solo un rafforzato impegno congiunto tra istituzioni e imprese, unitamente alle rappresentanze dei lavoratori, potrà far sì che tali tragedie non siano più all’ordine del giorno sulla cronaca nazionale. Giunga inoltre la vicinanza espressa dall’Amministrazione anche a tutti i colleghi di lavoro del compianto Tonino Fanesi, testimoni del tragico incidente – ha concluso il sindaco di Mosciano -“.
“Ci stringiamo alla sua famiglia – ha detto il sindaco Jwan Costantini -. Continua la strage delle morti bianche. Un fenomeno drammatico che non capita solo altrove, ma che, come in questo caso, tocca anche la nostra comunità. Gli incidenti sul lavoro sono una ferita non rimarginabile. Portare oggi consolazione alla famiglia di Tonino Fanesi, nostro concittadino, non è facile. La abbracciamo, le siamo vicini, ne condividiamo il dolore. Vogliamo sperare che la morte ingiusta del loro caro possa essere di monito, favorisca la cultura della prevenzione e promuova l’impegno per la tutela dei lavoratori“.
“La morte sul lavoro a Mosciano Sant’Angelo ci colpisce e ci addolora. Siamo vicini ai cari e ai familiari dell’operaio rimasto ucciso – dichiarano Michele Fina e Lisa Vadini, segretario regionale e responsabile Lavoro del Partito Democratico abruzzese. Fina e Vadini sottolineano che “è fondamentale continuare a battersi e sollecitare risorse, norme, personale che aumentino la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono investimenti in civiltà. Registriamo nella nostra regione un preoccupante aumento degli infortuni che nella prima metà dell’anno sono saliti del 66%. In provincia di Teramo il dato è ancora più preoccupante con una crescita del 106%, di fatto sono più che raddoppiati. Con il Ministro Orlando abbiamo lavorato molto sul tema, sono stati assunti nell’ultimo anno nuovi 2.500 ispettori del lavoro, abbiamo introdotto il Durc di congruità, il decreto di aprile sulla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro prevede diverse nuove misure per contrastare il fenomeno. Purtroppo la ripresa delle attività post-covid ha portato con sé un tragico abbassamento dei livelli di sicurezza e un aumento degli incidenti. Di fronte a numeri così alti dobbiamo tutti mobilitarci non solo per un aumento dei controlli, ma per un cambio radicale e generale, a tutti i livelli, nella cultura della sicurezza sul lavoro”.
“Quanto accaduto ferisce profondamente tutta la comunità che si stringe al dolore dei familiari – afferma Piergiorgio Possenti, segretario provinciale del Partito democratico di Teramo -. Alla politica spetta, in questo momento di immenso dolore, fare proposte celeri affinché nessun lavoratore debba lavorare in assenza di condizioni di sicurezza. La tutela della Salute e della Sicurezza sui luoghi di lavoro è il faro che deve guidarci nella scelta di misure atte a garantire lo svolgimento delle attività lavorative senza che alcun lavoratore sia esposto a rischi tali da pregiudicarne la vita o la propria incolumità. Per questo siamo convinti – aggiunge Possenti – che siano necessarie politiche concrete che prevedano lo stanziamento di risorse economiche da destinare alla promozione della cultura prevenzionistica, attraverso la defiscalizzazione dei costi per gli adempimenti in materia di salute e sicurezza e ad incentivi che consentano alle aziende di investire nel miglioramento dei propri processi mediante l’acquisto di attrezzature innovative”